Un’idea della traccia

Per ingolosirti, ciclista dei due fiumi, ecco un’anteprima del percorso che abbiamo suddiviso in quattro giorni, ma tu poi fai come ti pare.
Ovviamente la traccia te la daremo al momento dell’iscrizione, che ha un costo di 60 euro e va fatta entro il 29/09/24.

Giorno 1

Andare al massimo
tra colline e bollicine

Si parte da Modena per raggiungere la ciclabile del Panaro che, accarezzando il fiume, porta in località Casona.

Da qui si inizia a salire che è un piacere verso Zocca, paese di Vasco, per raggiungere Castel d’Aiano nel bolognese.

Qui ci si può fermare e ristorare.

Giorno 2

Il Cimone Coppi e il dubbio amletico fra crescentine e tigelle

Il secondo giorno si affronta la cima Coppi, vale a dire sua maestà Cimone, la montagna simbolo di tutto l’Appennino emiliano.
Si raggiunge passando prima per Lizzano Belvedere, paese dell’indimenticato giornalista Enzo Biagi, e poi Fanano, per salire lungo la vecchia strada di Canevare e raggiungere il lago della Ninfa, proprio sopra Sestola.

Da qui si oltrepassa la sbarra e si entra in zona militare, che però si può pedalare. I tornanti che portano a Pian Cavallaro sotto il Cimone sono una meraviglia. Siamo a 1800 metri di altitudine, il panorama è sublime.

In discesa verso Riolunato e Pievepelago, dove si può dormire e gustare una buona tigella, che i bolognesi chiamano crescentina.

Anche più di una, ovvio.

Giorno 3

Il passo delle nostre Radici, la via Vandelli, la pietra cara a Dante e Montefiorino

Il terzo giorno è un saliscendi continuo lungo strade memorabili, come la vecchia e remota via Vandelli, strada militare costruita nel Settecento per collegare Modena a Massa in Toscana.

Si transita per il Passo delle Radici, si dà una sbirciata alla Garfagnana, ci si dirige verso Piandelagotti e si entra nel reggiano, destinazione Civago.

Da qui, si va verso la Pietra di Bismantova, amata e cantata da Dante, per raggiungere

Castelnuovo Monti e di seguito Villa Minozzo.

Infine, Montefiorino paese che ospitò la prima Repubblica partigiana.

Giorno 4

Cavalli rampanti e il gran finale con Piazza Grande

ll quarto giorno è una lunga carezza al fiume Secchia, attraverso la ciclabile sterrata che lo costeggia. Si devia per Maranello, con tanti saluti al Cavallino rampante.

Sempre sulla ciclabile, quella del Tiepido, si rientra a Modena per raggiungere il centro storico con visita a Piazza Grande. E dopo i saluti di rito da Bensone, ognuno va dove gli pare a ripensare a quattro giorni di pedalate che vorremmo fossero per tutti una gioia.

L’intento di PanSec e nostro è uno solo:
trasmettere a chi partecipa l’amore che abbiamo per questa terra che è parte delle nostre radici.

La tua
Pan-Sec

Se vuoi partecipare e diventare l’eroe dei due fiumi, che quello dei due mondi già ce l’abbiamo, ti devi iscrivere entro e non oltre il 29/09/24.